entrando all’interno della chiesa di San Pietro Apostolo, la prima cappella a destra dall’ingresso, dedicata alla Madonna del Carmine, custodisce dal 1800 l’imponente Retablo del maestro di Castelsardo (originariamente collocato sul presbiterio). L’opera venne eseguita in occasione della consacrazione della chiesa di San Pietro, su commissione dei coniugi Giovanni e Violante Santa Cruz, signori di Tuili, e completata entro il 4 giugno 1500, giorno nel quale i Santa Cruz sottoscrissero l’atto notarile per il pagamento del retablo terminato. Il retablo, costituito da tavole lignee dipinte ad olio a tempera separate da cornici dorate di stile gotico, misura cinque metri e mezzo di altezza per tre e mezzo di larghezza. Sulla predella sono raffigurati episodi della vita di san Pietro apostolo e, nei tre pannelli del tabernacolo, la Risurrezione di Cristo, san Gregorio e san Clemente. Sopra, la tavola centrale in basso reca dipinta la Madonna col Bambino in trono, circondati da angeli, mentre superiormente si trova la Crocefissione di Gesù. Nei due scomparti laterali a destra sono raffigurati san Giacomo il Maggiore e san Paolo, nei due a sinistra san Michele Arcangelo e san Pietro, mentre sui polvaroli sono dipinti san Gregorio Magno, sant’Ambrogio, san Giovanni evangelista, san Francesco d’Assisi, Dio Padre tra l’ arcangelo Gabriele e la Vergine annunziata, sant’Antonio, san Matteo, san Marco e sant’Agostino da Ippona.
Il Retablo del maestro di Castelsardo
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