ADDIO ERCOLE: ci lascia un amico e un indimenticabile compagno di viaggio.

FOTO ercoleChi di noi non si è mai chiesto, se sia meglio, quando dobbiamo lasciare questa terra, un rapido distacco come il fulmineo decollo di un aereo e o il lento partire di un vecchio treno a vapore che tra sbuffi e fatica si allontana piano piano e ci lascia il tempo dei saluti senza troppi rimpianti. Se sia meglio il lento esaurirsi di una candela che consuma fino in fondo il suo stoppino o l’improvviso colpo di vento che di colpo ci toglie la luce e ci lascia impietriti e sgomenti nel buio più nero. Ma a questa domanda e all’angoscia che si genera non vi è vera risposta, né ha senso discutere su cose sulle quali non tocca a noi decidere. A noi resta solo farci forza ed accettare quello che spesso non siamo in grado di capire sorretti dall’unica speranza che un giorno troveremo chi oggi è partito. Purtroppo il destino ha portato via un amico, un vicino di casa, un compagno di viaggio che in questa vita mi è stato vicino e che non potrò mai dimenticare: ERCOLE SERRA.

Per me e per i tanti amici che lo hanno conosciuto e hanno avuto modo di vivere esperienze di vita e di lavoro insieme a Lui, rimane il dolore e la rabbia di sapere che ciò non accadrà più. Il suo stile e il suo modo di fare: taciturno, serio, lavoratore e soprattutto corretto.

La sua vita, piena di tanti sacrifici per tirare avanti la famiglia, è stata tuttavia sempre in piena attività. Anche nella vita sociale è stato ”la molla” che ha rilanciato la società bocciofila caduta in una crisi sportiva ed economica che ne aveva ormai decretato la fine: Lui con il suo modo di fare semplice è riuscito a ricompattare l’ambiente rilanciando la società e coinvolgendo peraltro numerosi giovanissimi.

Con Ercole abbiamo convissuto gli stessi problemi nell’edificazione della casa – le nostre case sono una di fronte all’altra – con relativi scambi di opinione e di esperienze e affrontato più o meno gli stessi problemi, a fianco a Lui sono cresciuto come marito e come padre di famiglia e con Lui spesso abbiamo condiviso gioie, delusioni, problemi ed opinioni.

L’ho visto combattere la malattia dall’insorgere di questa: battaglia che ha affrontato con straordinario coraggio e dignità, sapendo che fino alla fine non avrebbe mollato: La sua unica preoccupazione era sempre la sua famiglia che insieme alla moglie Andreina avevano creato e realizzato con tanti sacrifici e che avrebbe voluto ora – a un passo dalla pensione – godersi con la moglie e i suoi due figli.

A me e a tutti i suoi amici, lascia un vuoto profondo: Ci mancherà sicuramente la sua forte presenza, anche se priva di molte parole ma con un carisma unico; ci mancherà la sua opinione e la sua risata nelle serate estive del dopocena quando il vicinato tende a riunirsi e trovare, insieme ad una boccata di aria fresca, il momento di aggregazione che manca durante tutto l’anno;ci mancherà il suo affetto verso i nostri bambini, pieno di discorsi e gesti di tenerezza;ci mancherà il suo commento alla nostra squadra del cuore: il Cagliari; ci mancherà vederlo nei momenti di relax mentre è impegnato nei suoi immancabili cruciverba all’ombra del loggiato di casa sua; ci mancherà soprattutto Lui.

Sicuramente dopo tanti discorsi seri affrontati in questo breve viaggio di vita con lui per me sarebbe bellissimo un domani avere la fortuna di conoscere suo nipote e magari potergli parlare di suo nonno e magari raccontargli qualcosa “Sai io tuo nonno l’ho conosciuto anzi ho avuto l’onore di conoscerlo”. CIAO ERCOLE.

 

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