La Cassazione, con sentenza n. 18411 del 9 luglio 2019 ritorna ad occuparsi dell’abuso dei permessi di cui alla legge 104 per assistere un familiare disabile grave.
Il caso in esame riguarda un lavoratore che in due delle quattro giornate di permesso legge 104/92, invece di prestare assistenza alla zia invalida, era rimasto a casa tutto il giorno. Non è la prima volta che la Corte si pronuncia sulla legittimità del licenziamento per abuso dei permessi Legge 104.
L’abuso dei permessi di cui alla legge 104 è stato provato in giudizio da una relazione investigativa prodotta dal datore di lavoro e confermata dall’investigatore in sede di prova testimoniale, che dimostrava come il dipendente in due delle quattro giornate di permesso non era uscito né entrato nella propria abitazione, non prestando l’assistenza al proprio parente; ciò strideva con le giustificazioni rese dal lavoratore in sede di audizione disciplinare nell’ambito delle quali aveva dichiarato di aver prestato regolare assistenza alla zia come era abitudine.
Per tali ragioni la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso del lavoratore e ha dichiarato legittimo il licenziamento.
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