
E’ fatta! Finalmente è finita! Adesso anche la matematica deve arrendersi all’evidenza: il Cagliari è tornato in Serie A. Sarebbe bastato un punto per certificare la certezza della promozione: ne sono arrivati tre, con una vittoria esaltante, per 3-0 sul campo del Bari, davanti a oltre 30.000 spettatori, un’arena ribollente di tifo per la propria squadra. Un ambiente sportivamente ostile, che è servito per tirare fuori il meglio della formazione rossoblù, mai come nella partita contro il Bari, concentrata, feroce, sul pezzo.
Era il 17 maggio 2015, quando Il Cagliari perdendo al Sant’Elia 1-0 contro il Palermo (Gol di Vazquez e ventesima sconfitta stagionale) acquistava la matematica retrocessione in Serie B; Un anno dopo, quella partita sembra così lontana. La squadra in meno di un anno ha già centrato l’obiettivo prefissato proprio al termine di quel Cagliari-Palermo.
Il Cagliari è già tornato in Serie A, meno di 365 giorni dopo quella giornata di dolore sportivo rossoblù. Le lacrime di Dessena si sono trasformate in gioia per il ritorno in campo dopo un terribile infortunio. Le proteste e i fischi dello stadio si sono trasformati in festa dopo la vittoria per 3-0 contro la Salernitana.
Una Serie B che ha visto, nel corso di un’annata dura e difficile, tanti protagonisti che hanno sofferto e hanno fatto soffrire noi tifosi; Un gruppo fantastico allenato da Massimo Rastelli, alla terza promozione in carriera, la più importante. Che la squadra fosse forte bastava leggere i nomi; il tecnico l’ha plasmata dandole un cuore ed un’anima, che non si è mai smontata nemmeno davanti alle botte tremende inferte dal destino. Su tutti, la Società, con in testa il presidente Tommaso Giulini, che ha saputo programmare la riscossa dal primo minuto subito dopo la dolorosa retrocessione dell’anno scorso, affidandosi per la ricostruzione ad un direttore sportivo esperto e competente come Stefano Capozucca. Il risultato è stato un’alchimia perfetta tra squadra e Società, un blocco di cemento compatto capace di riconquistare la Serie A con tre giornate di anticipo, dopo un torneo entusiasmante.
Per i tifosi che dire? un anno fa, lasciavamo la serie A con le lacrime agli occhi; oggi dopo la partita di Bari ritroviamo la serie A sempre con le lacrime agli occhi ma questa volta è un pianto di gioia.
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