Solinas, Salvini e il vento del cambiamento

Carissimi lettori,
dopo una settimana di campagna elettorale, per il rinnovo del consiglio regionale della nostra cara Sardegna, oggi possiamo dire che ne siamo usciti vivi anche stavolta.
Cambiamento doveva essere e cambiamento è stato. Ora possiamo parlare…. senza fare campagna elettorale: come già noto a molti di voi (almeno gli assidui frequentatori del blog), sono un cittadino NON VOTANTE e ciò mi consente di commentare e giudicare in tutta serenità ciò che viene fatto nel bene e nel male dalla destra e dalla sinistra.
La politica del cambiamento era stata professata da entrambi i (maggiori) candidati alla presidenza, stando a significare che gli ultimi 5 anni di amministrazione sono stati fallimentari e dal nostro punto di vista (quindi da quel che riguarda la sanità) si può dire che vi è stato un massacro totale ai danni dei cittadini sardi.
Ha vinto Cristian Solinas con una coalizione di centrodestra.

Perchè?
Credo, a parer mio, che non solo abbia inciso l’appoggio imponente del vice premier Matteo Salvini, ma che abbia inciso la voglia dei sardi di liberarsi di un governo di sinistra che, sulle nuove generazioni, non è più tatuato sulla pelle come lo era per i nostri padri. I giovani, fino ad arrivare ai cinquantenni, non sono più “i sardi di una volta”; hanno capito che la sinistra moderna non rappresenta più le fasce più deboli e i lavoratori, ma tendono soprattutto a rappresentare se stessi e la loro sete di potere, ovviamente tranne qualche rara eccezione.
Solinas – ricordiamo che ha solo 42 anni – si è presentato con l’umiltà e la pacatezza di chi doveva ascoltare e di chi aveva un programma alternativo da proporre: «Girando la Sardegna in lungo e in largo ho incontrato tantissime persone, riscontrando la netta percezione di voglia di cambiamento e i sardi ci hanno premiato. Il mio primo pensiero va alla gente comune, ai sardi che quotidianamente gioiscono e soffrono. Il centrodestra unito rappresenta una formula politica vincente con le forze autonomiste e sardiste», ha dichiarato subito dopo la vittoria.
Poco ci importa di chi dice e scrive contro Salvini e la Lega, che sarebbero un disonore per la Sardegna; noi sardi vogliamo gente che governi la nostra isola seriamente, creando lavoro, sostenendo l’agricoltura e la pastorizia, creando turismo ed economia e facendo funzionare una sanità che quì da noi ormai, è solo un lontano ricordo e oggetto di sogni proibiti.
Cinque anni fa ci eravamo affidati a un gruppo politico serio ed esperto che, anzichè migliorarci, ha distrutto i nostri sogni e quelli dei nostri figli, ora speriamo nel vento di cambiamento ricordando, a chi odia Salvini e la lega, che se oggi esiste Solinas, Salvini e la Lega a governare la Sardegna è tutto merito/colpa loro.

 

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